OSTEOPATIA CRANIALE
PRINCIPI DELLA DIAGNOSI
AFORISMA: “un uomo è vecchio come la sua colonna”, nella pratica osteopatica possiamo aggiungere che può essere vecchio come il suo cranio.
STORIA DEL PAZIENTE
Diventa quindi parimenti importante valutare la rigidità della colonna vertebrale ma anche delle suture craniali, le disfunzioni posturali possono essere riferite al rachide come anche a schemi lesionali del cranio.
Alla pari possiamo dire che la manifestazione di una scoliosi rachidea va comunque messa in relazione diretta o indiretta con una asimmetria cranica.
La definizione di una disfunzione cranica si basa su tre punti fondamentali:
- La storia del soggetto, esaminata attentamente in quanto spesso alcuni eventi importanti vengono dimenticati dal paziente;
- L’osservazione attenta ed accurata dell’aspetto e delle simmetrie o asimmetrie può far emergere dettagli importanti collegando eventi conflittuali che dovranno avere una conferma palpatoria;
- La palpazione con “dita pensanti” sarà la determinazione finale.
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PRINCIPI DEL CONCETTO CRANIOSACRALE
II concetto craniosacrale è stato ideato da William Garner Sutherland D.O. come diretta estensione delle teorie di Andrew Taylor Still. Questo stage introduce i principi di base del concetto craniosacrale, dovrebbe servire come primo passo verso gli aspetti più complicati di questo argomento.
Respirazione e circolazione sono i processi attraverso i quali le cellule scambiano gas, nutrimento e rifiuti con il loro ambiente. La respirazione toracoaddominale e la circolazione cardiovascolare sono processi separati ma interdipendenti, il concetto craniosacrale riguarda un altro aspetto di questi processi al quale si fa riferimento come Meccanismo Respiratorio Primario (MRP).
MRP
Il meccanismo respiratorio primario è una palpabile, ciclica, ritmica onda di moto attraverso l’intero corpo, è inteso come un flusso continuo del fluido extracellulare.
La frequenza di questa onda è normalmente da 8 a 12 cicli al minuto.
L’impulso ritmico craniale è il principale meccanismo respiratorio poiché agisce nel sistema nervoso centrale (SNC) e può essere rilevato alla palpazione attraverso l’approccio manuale al cranio e al sacro. Vi sono cinque componenti dell’impulso ritmico craniale:
1. L’intrinseca motilità del SNC.
2. La fluttuazione del liquido cerebrospinale (LCR).
3. La mobilità delle membrane intercraniali e infraspinali (tensione reciproca delle membrane). 4. La mobilità articolare delle ossa del cranio.
5. Il movimento involontario del sacro tra le ossa iliache.
Ognuno di questi sarà descritto singolarmente.
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PRINCIPI DEL CONCETTO CRANIOSACRALE
II concetto craniosacrale è stato ideato da William Garner Sutherland D.O. come diretta estensione delle teorie di Andrew Taylor Still. Questo stage introduce i principi di base del concetto craniosacrale, dovrebbe servire come primo passo verso gli aspetti più complicati di questo argomento.
Respirazione e circolazione sono i processi attraverso i quali le cellule scambiano gas, nutrimento e rifiuti con il loro ambiente. La respirazione toracoaddominale e la circolazione cardiovascolare sono processi separati ma interdipendenti, il concetto craniosacrale riguarda un altro aspetto di questi processi al quale si fa riferimento come Meccanismo Respiratorio Primario (MRP).
MRP
Il meccanismo respiratorio primario è una palpabile, ciclica, ritmica onda di moto attraverso l’intero corpo, è inteso come un flusso continuo del fluido extracellulare.
La frequenza di questa onda è normalmente da 8 a 12 cicli al minuto.
L’impulso ritmico craniale è il principale meccanismo respiratorio poiché agisce nel sistema nervoso centrale (SNC) e può essere rilevato alla palpazione attraverso l’approccio manuale al cranio e al sacro. Vi sono cinque componenti dell’impulso ritmico craniale:
1. L’intrinseca motilità del SNC.
2. La fluttuazione del liquido cerebrospinale (LCR).
3. La mobilità delle membrane intercraniali e infraspinali (tensione reciproca delle membrane). 4. La mobilità articolare delle ossa del cranio.
5. Il movimento involontario del sacro tra le ossa iliache.
Ognuno di questi sarà descritto singolarmente.
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MECCANISMO RESPIRATORIO PRIMARIO
William Garner Sutherland D.O. fu il primo a riconoscere la presenza di un sistema complesso che si manifesta con il movimento cranico. Dopo avere condotto personalmente un lungo periodo di ricerca, pubblicò nel 1939 i risultati di questa ricerca nel libro “The Cranial Bowl” “La Cavità cranica”. Questo meccanismo coinvolge l’intero corpo che viene visto come una unità fisiologica che fu definita “Meccanismo di Respirazione Primario”.
Il movimento delle suture craniche e l’impulso ritmico presente all’interno del cranio sono i due elementi fisiologici intrinseci all’osteopatia craniale e sono fenomeni che si distinguono da altri già noti.
I fenomeni alla base del Meccanismo Respiratorio Primario (MRP) sono:
- La mobilità intrinseca dell’encefalo e del midollo spinale
- La fluttuazione del liquido cefalorachidiano
- La mobilità delle membrane intracraniali ed intraspianli
- La mobilità articolare delle ossa craniche
- La mobilità involontaria del sacro tra le ossa iliache.
A questi fenomeni si potrebbe aggiungere l’effetto di insieme di questi cinque nell’intero corpo passando per tutti i canali possibili.
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OSTEOLOGIA DEL CRANIO
II cranio adulto è costituito da 22 ossa, le suture le congiungono in modo tale che nessuno di essi si muove indipendentemente. Il movimento di qualsiasi osso viene grandemente influenzato dai movimenti o dalle restrizioni delle altre ossa craniali.
Le suture si sviluppano per adattarsi al movimento che è presente prima della loro formazione; il movimento di un osso può essere dedotto dalla forma delle sue suture. Quando un asse di movimento incrocia una linea di sutura, la sutura cambia forma e sviluppa un pivot, dato che i movimenti sui lati opposti di un asse sono differenti, questi punti sono chiamati bevel o smussature.
In questa prima parte esamineremo le ossa della base craniale e della volta, le loro suture, i pivots al loro interno e i loro movimenti. Le ossa facciali verranno considerate successivamente.